
Direttiva 27 in Italia
Approvato il Recepimento della Direttiva 27
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Il consiglio dei ministri ha approvato il 30 giugno, in tempo utile secondo la roadmap europea,il decreto legislativo di recepimento della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica.
Efficienza energetica , come vi avevamo già illustrato, fa parte del pacchetto obiettivi clima-energia per il 2020 ma era stata definita come non vincolante dagli stati membri, come invece lo sono la riduzione di CO2 e la generazione di energia attraverso fonti rinnovabili. La direttiva 27 è dunque il correttivo introdotto dalla Comunità Europea per perseguire in maniera efficacie e coerente una diminuzione del fabbisogno energetico.
Stima del raggiungimento del target di efficienza energetica al 2020
L’efficienza energetica viene vista come l’unica arma per ridurre la dipendenza dell’Unione Europea dalle importazioni di energia ,come strumento per dare un vero stimolo di crescita alle economie in crisi e come leva importante per contrastare i cambiamenti climatici.
Questi principi guida sono anche al centro del decreto di recepimento della direttiva europea 2012/27/UE sull’efficienza energetica approvato.
Ma vediamo un pò più nel dettaglio gli strumenti , gli obblighi e le sanzioni che il decreto di recepimenti della direttiva 27 mette in campo sia per la pubblica amministrazione che le imprese.
Il decreto recepisce la disposizione della direttiva 27 di elaborazione di un documento di strategia a medio-lungo termine per la riqualificazione energetica del parco edilizio nazionale.
Piano che coinvolge la pubblica amministrazione, con un obbligo di riqualificazione energetica annuo del 3% degli immobili, sia le imprese di grandi dimensioni o energivore , le quali hanno l’obbligo di effettuare una diagnosi energetica .
Il decreto prevede inoltre che l’Enea predisponga e aggiorni ogni tre anni un documento di proposta per la riqualificazione energetica del parco nazionale di edifici residenziali e commerciali, sia pubblici che privati.
Per la realizzazione di tali opere il decreto di recepimento prevede, in linea con quanto richiesto dalla direttiva 27, anche un fondo per il loro finanziamento. Nello stesso comunicato del ministero dello sviluppo Economico che da via libera del CDM al Decreto di recepimento della Direttiva 2012/27/ UE sull’efficienza energetica si stanziano 800 milioni le risorse a favore di interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica.
Il meccanismo dei certificati bianchi viene rafforzato come mezzo per sostenere gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici sia pubblici che privati.
Un pacchetto che “consente di affrontare le importanti sfide dirette a migliorare la sicurezza di approvvigionamento e alla riduzione dei costi energetici”.
Il decreto prevede poi , sempre in assoluta linea con quanto previsto dalla direttiva 2012/27/UE, la promozione dei contratti di prestazione energetica, quale mezzo di incentivazione del mercato e introduzione di misure di semplificazione volte a promuovere l’efficienza energetica.
Con questa misura il decreto di fatto intende affiancare allo stanziamento per avviare il programma di interventi di riqualificazione energetica negli edifici della Pa centrale i finanziamenti privati che potranno essere attivati attraverso tali contratti di prestazione energetica che ripaghino gli investimenti con i risparmi sulla bolletta.

Come sopra citato viene poi sancito obbligo per le grandi imprese e per le imprese ‘energivore’ di eseguire una diagnosi di efficienza energetica nei siti ubicati sul territorio nazionale, da ripetersi ogni quattro anni, utile per individuare gli interventi più efficaci per ridurre i consumi di energia.
Per le piccole e medie imprese sono stati stanziati 105 milioni per favorire il ricorso alle diagnosi energetiche anche senza averne l’obbligo per focalizzare l’attenzione sui vantaggi competitivi derivanti dalla riqualificazione energetica
Altro aspetto cardine della direttiva 27, recepito dall’italia è l’istituzione di un programma di informazione volto a promuovere l’uso razionale dell’energia , sensibilizzando cittadini e imprese, ivi inclusi i propri dipendenti su tali temi.

Una rivoluzione in temine di visione anche per gli acquisti della pubblica amministrazione, obbligata ad acquisti di prodotti e servizi con prestazioni minime di efficienza e a valutare il costo dl bene non sul valore iniziale ma sull’intero suo ciclo di vita.
Grande attenzione è infine rivolta all’incremento delle professionalità e della qualità dei servizi energetici. Il provvedimento potenzia, infatti, la disponibilità di regimi di qualificazione e certificazione per i fornitori di servizi, rendendoli obbligatori, in alcuni casi, per l’accesso agli incentivi.
Segui il link per maggiori informazioni sugli obblighi e la lettura completa del testo della Direttiva 27